Superbonus 110%: Sconto in fattura o cedere la detrazione?

In caso di incapienza IRPEF per le detrazioni dei lavori o qualora non si voglia anticipare l’intera somma spettante, in alternativa alla fruizione della detrazione in dichiarazione dei redditi, è possibile optare per la cessione della detrazione. 

Come funziona la cessione della detrazione:

  • In accordo con il fornitore si può ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere, che lui recupera sottoforma di credito d’imposta,
  • oppure si può optare per la cessione della detrazione a terzi (ad esempio condomini, professionisti, ecc.), comprese le banche e gli intermediari finanziari (fianziarie) del credito d’imposta pari alla detrazione spettante. Sia il fornitore che gli altri soggetti che ricevono la detrazione possono cederla a loro volta ad altri soggetti sempre sottoforma di credito d’imposta (compensandolo con le proprie imposte in 5 anni) nei confronti dello Stato. In questo caso si recupera tutto il 110% in quanto si cede la detrazione totale senza ottenere direttamente lo sconto in fattura.

Nel caso in cui ci siano più soggetti che hanno diritto alla detrazione, ognuno può scegliere come comportarsi indipendentemente dalla scelta fatta dagli altri tra ottenere la detrazione o optare per la cessione.

Il contribuente può scegliere ad esempio di fruire della detrazione nella dichiarazione dei redditi del 2020 e del 2021 per le spese sostenute nel 2020 e cedere il credito corrispondente alle altre 3 rate di detrazione.

In ogni caso non è possibile recuperare il credito di imposta non utilizzato nell’anno chiedendolo a rimborso o inserendolo nelle successive dichiarazioni dei redditi.

L’opzione della cessione può essere effettuata in relazione a ogni stato di avanzamento lavori.             Questi ultimi, in riferimento agli interventi che danno diritto al superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo. Il primo stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento medesimo e il secondo almeno al 60%.

Per accedere alla cessione del credito devi richiedere ad un CAF o a un professionista abilitato alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi (commercialisti, consulenti del lavoro…) del visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che, in pratica, attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta per gli interventi realizzati.

Inoltre, la cessione del credito deve esser comunicata all’Agenzia delle entrate tramite apposito modulo online oppure affidandosi a un intermediario abilitato.

Ricorda che per il 2020 e il 2021 la cessione del credito o lo sconto in fattura sono permessi anche sui seguenti lavori, svincolati dal superbonus:

  • interventi di ristrutturazione edilizia;
  • riqualificazione energetica;
  • interventi antisismici;
  • rifacimento delle facciate;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici

di conseguenza anche questa cessione deve esser comunicata tramite la modulistica predisposta dall’Agenzia delle Entrate.

L’opzione della cessione del credito è l’unica opzione disponibile se percepisci solo redditi soggetti a tassazione separata, imposta sostitutiva (regime forfettario o percepisci solo redditi da cedolare secca sulle locazioni) oppure rientri nella no tax area e per questo sei incapiente cioè non hai un’imposta lorda da ridurre tramite l’utilizzo della detrazione. 

Se hai deciso di optare per la cessione della detrazione leggi l’articolo Superbonus 110%: Come cedere la detrazione