Obbligo di trasmettere una nuova comunicazione per il bonus mobili: lo ha stabilito il decreto PNRR 2
Importanti novità sono state introdotte dal decreto PNRR 2, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022, soprattutto per quanto riguarda il bonus mobili 2022.
I beneficiari, come ha stabilito il testo di legge, saranno tenuti a inviare apposita comunicazione ENEA.
Di seguito proveremo a fare chiarezza sui tempi, le modalità e i termini della procedura.
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Bonus mobili e comunicazione ENEA: cosa cambia
Il decreto PNRR 2, di fatto, ha esteso al bonus mobili l’obbligo di invio della comunicazione all’ENEA già previsto per i bonus casa e per il bonus elettrodomestici
Bonus mobili, quando e a chi spetta
Rimangono invece confermati i requisiti di accesso al bonus mobili, che è una detrazione Irpef riconosciuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro.
Bonus mobili, cosa copre
Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere stati realizzati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Bonus mobili, limite di spesa
Come abbiamo detto l’importo massimo detraibile è di 10.000 euro per l’anno 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio”.
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