diffida inquilino in pdf

L’inquilino non paga. Ecco come tutelarsi.

Molto spesso proprietari di appartamenti a reddito si lamentano dell’inquilino che non paga o che piuttosto di rischiare si tengono gli appartamenti vuoi.

La morosità è sicuramente la principale preoccupazione di ogni proprietario che sta per affittare o che ha già affittato il proprio immobile.

Questo perché alla perdita economica si aggiunge lo stress, e anche al rabbia per l’essere costretti a “giocare” a guardie e ladri con l’inquilino.

Ma di chi è davvero la colpa. Del proprietario che non si è tutelato o dell’inquilino che sfrutta tutti gli spazi che la normativa gli dà per approfittarsi di chi gli ha dato fiducia e gli ha concesso di utilizzare il proprio appartamento?

Nella mia ultradecennale esperienza da proprietaria di appartamenti e da property manager ne ho viste veramente di tutti i colori ed è per questo motivo che il mio consiglio verso chi si trova a dover mettere a reddito un appartamento, è quello di tutelarsi.

La dura verità

Eh sì, un tempo per molto più semplice affittare casa. Bastava fare al nuovo inquilino la domanda “a chi sei figlio?” per attivare il “controllo sociale”. Nei piccoli centri ci si conosceva un po’ tutti e questo consentiva al proprietario, con qualche livello di conoscenza, di sapere tutto sulla persona che stava per mettersi dentro casa.

Era quindi sufficiente chiedere al massimo due/tre mensilità di deposito cauzionale, stringere la mano all’inquilino per stare tranquilli per tutta la locazione.

Oggi il mondo è cambiato ed il livello di sicurezza è sceso. Il proprietario non può più contare sul “livello assicurativo” fornito dal controllo sociale e nemmeno può gestire personalmente la verifica dell’inquilino.

L’inquilino non paga? Ecco cosa dice la legge.

La legge ammette un ritardo di massimo 20 giorni, dalla scadenza prevista in contratto, per pagare il canone di locazione mensile. Il locatore è, dunque, tenuto a tollerare tale ritardo non potendo, prima del 21° giorno, fare nulla.

Scaduti i 20 giorni, il locatore può inviare all’inquilino una diffida di pagamento.

Scarica qui la diffida di pagamento in pdf

Questo vuol dire che basta anche solo una mensilità non pagata per poter procedere con lo sfratto.

Il proprietario o comunque l’affittante, o il locatore, se non riesce a farsi pagare spontaneamente dal proprio conduttore – inquilino, può attivare una procedura di ingiunzione o di sfratto per morosità tramite un avvocato, previa analisi di quale sia la soluzione migliore.

Quanto tempo passa per sfrattare un inquilino che non paga?

La fase dell’esecuzione forzata, dal precetto fino all’effettivo rilascio della casa, può richiedere anche dai 4 ai 6 mesi, a seconda del carico di lavoro del singolo ufficio giudiziario. Possiamo quindi dire che, complessivamente, il tempo per sfrattare l’inquilino che non paga varia dagli 8 ai 12 mesi.

Quando lo sfratto non può essere eseguito?

Lo sfratto non può essere eseguito quando l’inquilino è senza contratto. Nel caso, ad esempio, si è affittato in nero, non è possibile procedere con lo sfratto.

In questo caso, il proprietario dell’abitazione non può richiedere il pagamento dei canoni arretrati e l’inquilino può rivendicare la restituzione delle somme pagate.

Come sapere se un inquilino e moroso?

L’unico modo per sapere in anticipo se l’inquilino è moroso è chiedere la CRIF: Ogni persona può chiedere alla CRIF di indicare quali proprie informazioni creditizie sono registrate nella banca dati. Chiedere alla Banca d’Italia: Ogni persona ha la possibilità di chiedere alla Banca d’Italia quali proprie informazioni sono registrate nella banca dati della Centrale Rischi.

Un’altra soluzione è chiedere ad altre realtà di farlo per noi.

Come difendersi da inquilini morosi?

Le soluzioni che il proprietario ha per affrontare la morosità o tutelarsi a monte dell’accordo dall’inquilino moroso sono:

  • inviare una lettera all’inquilino moroso invitandolo a liberare i locali quanto prima;
  • avviare una procedura di sfratto per morosità;
  • sottoscrivere preventivamente un’assicurazione sull’affitto.

Che cos’è e perché sottoscrivere un’assicurazione sull’affitto?

Sottoscrivere una polizza sull’affitto è il miglior modo in caso di morosità di tutelarsi da eventuali canoni non pagati.

Può essere attivato dal locatore vuole (non sono previsti termini di attivazione) e serve per coprire:

  • mancato pagamento dei canoni;
  • mancato pagamento delle spese condominiali;
  • danni arrecati all’immobile e/o alle cose.

In caso di morosità si occupa di tutto l’assicurazione e più nello specifico:

  • invio raccomandata di messa in mora all’inquilino;
  • sollecito telefonico e tentativo di recupero bonario (stragiudiziale);
  • deposito ingiunzione di sfratto e contestuale richiesta di decreto ingiuntivo;
  • acquisto in modalità pro-soluto il credito indicato nella convalida di sfratto.

Quanto tempo pensi di risparmiare chiedendo al tuo inquilino di sottoscrivere una polizza a tutela del contratto di locazione che stipulerete? Quanto stress eviterai?

Lascio a te la giusta quantificazione!

Vuoi saperne di più? Contattaci allo 3895255034 per maggiori informazioni o prendi un appuntamento al seguente link.

Ti daremo tutte le informazioni di cui necessiti e se lo vorrai stipuleremo con te una polizza che potrà tutelare la tua posizione. La richiesta di preventivo è completamente gratuita.

Corsa aspetti?

Alcuni numeri

Nel 2019 gli sfratti in Italia sono stati 48.543.

Il Canone di locazione di una casa incide mediamente per il 40% sul reddito da dipendente e ben il 50% sul reddito da pensione, molte persone anche per far fronte e spese improvvise non riescono più a pagare regolarmente l’affitto e alcuni rimangono indietro di diversi mesi.

A fronte di una morosità incolpevole esiste anche chi deliberatamente si programma già dall’inizio della locazione di non pagare e gravare sul proprietario di casa, questa morosità colpevole è messa in atto da persone con pochi scrupoli e spesso truffatori di professione.

A causa della pandemia e della crisi economico-finanziaria che sta attraversando il nostro paese negli ultimi due anni le richieste di sfratto sono aumentate e i proprietari sono sul piede di guerra per via del blocco degli sfratti.

Dal 1° luglio 2021 sono ripartiti gli sfratti e molti morosi cercheranno nuove soluzioni.

E tu come pensi di tutelarti?

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