Senti parlare di sconto in fattura a destra sinistra ma non hai un’idea dei costi. In questo articolo facciamo un po’ di chiarezza. In fondo all’articolo troverai un esempio pratico per capire come funziona nello specifico.
Cos’è lo sconto in fattura?
Lo sconto in fattura è una metodologia di pagamento di tutta una serie di interventi straordinari grazie al quale il committente paga direttamente il netto dell’importo.
Per quale tipologia di interventi posso accedere allo sconto in fattura?
Il Decreto Rilancio (Legge 77/2020) ha previsto lo sconto immediato in fattura e la cessione del credito non solo per gli interventi agevolati con il Superbonus 110%, ma anche per quelli rientranti nell’ecobonus tradizionale, nel bonus ristrutturazioni e nel bonus facciate.
È possibile optare per lo sconto in fattura per gli interventi agevolati con il superbonus 110%?
Sì, è possibile per accedere allo sconto in fattura per i seguenti interventi:
- interventi di isolamento termico (cappotto termico) in condominio o sulle case singole;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione e a pompa di calore, in condominio o nelle case singole;
- adozione di misure antisismiche, previste dall’articolo 16 del DL 63/2013, già agevolate con il sismabonus;
- acquisto di case antisismiche, nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, a seguito di interventi di demolizione di interi edifici e ricostruzione con criteri antisismici da parte delle imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che devono vendere gli immobili entro 18 mesi dalla fine dei lavori;
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica sugli edifici, e relativi sistemi di accumulo, eseguita congiuntamente ad uno degli interventi trainanti di riqualificazione energetica (cappotto termico o caldaie a condensazione e a pompa di calore) o di miglioramento sismico;
- installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eseguita congiuntamente ad uno degli interventi trainanti di riqualificazione energetica.
L’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito può essere esercitata anche per la realizzazione di interventi agevolati con altri bonus?
Sì, come anticipato può essere concesso anche per gli interventi rientranti nell’ecobonus tradizionale, nel bonus ristrutturazioni e nel bonus facciate.
E dunque per i seguenti interventi:
- interventi di recupero del patrimonio edilizio agevolati con il bonus ristrutturazioni, in particolare manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari nonché manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici;
- interventi di riqualificazione energetica, previsti dall’articolo 14 del DL 63/2013, agevolati con l’ecobonus tradizionale. Rientrano tra questi la sostituzione degli impianti di riscaldamento, la sostituzione delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici e quelli finalizzati congiuntamente all’efficientamento energetico e alla riduzione del rischio sismico;
- interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, agevolati con il bonus facciate;
- l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici, non effettuata congiuntamente agli interventi trainanti agevolati con il superbonus 110%;
- l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici non effettuata congiuntamente agli interventi trainanti agevolati con il superbonus 110%.
Sconto in fattura: esempio pratico
Per lo sconto in fattura vengono spese molte parole quando in realtà il processo è molto semplice. Ecco di seguito un esempio pratico per fare maggiore chiarezza.
Il costo dei lavori
Per effettuare dei lavori nella propria abitazione Maria deve pagare a 23.100 € Iva compresa. Credito d’imposta
Lo Stato riconosce una percentuale del costo dei lavori come credito d’imposta. Nel nostro esempio indicheremo il credito d’imposta al 50%, per un totale di 11.550€.
La detrazione:
Il credito d’imposta viene detratto nell’arco di 10 anni sulla base dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) del cliente, quindi Maria detrae 1550 € l’anno. Maria però potrebbe essere parzialmente o totalmente incapiente. In tal caso il credito in eccesso viene perso per quell’annualità.
La cessione del credito:
Maria può allora decidere di cedere il credito a degli istituti finanziari (come ad esempio Banche, Poste, Esco o altri enti). Questi istituti acquisteranno il credito in base a un tasso d’acquisto. Il tasso varia da emittente e, per il nostro esempio, oscilla tra il 15 e il 22%. In base al valore mediano il costo totale dei lavori per Maria sarà 13.784,93€. Questa soluzione ottima per chi è incapiente o non vuole aspettare 10 anni. Ma necessita anche la disponibilità finanziaria dell’intera cifra dei lavori 23.100 €.
Lo sconto in fattura:
Per ovviare all’esposizione finanziaria totale il cliente può decidere di cedere il credito alla società che fai lavori. In cambio riceverà uno sconto immediato. Maria quindi farà un bonifico di 13.784,93€ senza altri costi o oneri.
Trasparenza:
Lo sconto in fattura permette un risparmio finanziario di 9300€ rispetto al pagamento diretto per detrazione/cessione, a fronte di un maggior costo economico di 2.250 € rispetto al pagamento diretto seguito dalla detrazione (al termine di 10 anni).
Lo sconto in fattura conviene!
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